Sensi di colpa? Chi può saperlo!
Scritto il 8 Agosto 2022
Deb sta aiutando la figlia ad uscire dal tunnel della droga. Nonostante le numerose promesse fatte, ogni volta disattese, la figlia continua a creare problemi, ancora e ancora.
Il dramma familiare influenza tutti i membri, compreso Chris il nuovo compagno della madre, comprensivo, amorevole, ma l’unico a vedere con chiarezza la dinamica vittima-carnefice nella quale non vuole farsi trascinare
Quante storie simili. Quanti dolori appesantiti dai sensi di colpa: avrei dovuto, avrei potuto, non ho saputo ecc.
Una scena catartica, delicata, meritevole di profondo rispetto per l’argomento trattato. Può essere utile anche solo per innescare un processo di guarigione, soprattutto per chi è logorato dai sensi di colpa.
Con la sua reazione ferma ed empatica allo stesso tempo, Chris mette in chiaro che Molly (la figlia tossicodipendente) Deb (la madre) e lui, vivono di vita propria e che nessuna delle loro scelte può influenzare le scelte dell’altro.
Libera Deb dalla sofferenza di essere stata “causa” della dipendenza della figlia, d’altro canto nessuno può sapere davvero cosa o chi abbia inciso sulle decisioni di Molly di darsi alla droga, e questa è la storia di migliaia di noi.
Quando pensi a te stessa, o a te stesso, alle cause che hanno generato quel dolore (la fine di una relazione, un cambio di direzione, un incidente, una tragedia), quando ti ripeti all’infinito tutte le domande che ti frullano in testa, sappi che non è dato sapere quali sono stati i VERI fattori scatenanti. No! Non puoi saperlo! Mai!
Forse delle “scarpe” blu anziché quelle rosse acquistate da piccola, forse troppi rimproveri, forse pochi?! Chi lo può sapere? O forse il destino ha voluto così? Deb scoppia in un pianto liberatorio, certamente una libertà momentanea, ma rassicurante.
L’uomo non ha risolto il problema, ma ha preservato una relazione e forse tolto qualche macigno di troppo sul cuore di una madre
Questa è anche la mia intenzione offrendoti la scena di “Quattro buone giornate”, un film tratto da una storia vera, come la vita di tanti che hanno bisogno di perdonare, provare compassione e liberarsi dai sensi di colpa.
Di certo non basta la scena di un film, ma se ti interessa continuare il cammino, partendo dall’origine dei problemi, facendo un passo alla volta, il percorso LIFE potrebbe essere per te una benedizione, come lo è stato per tante persone …
Ora l’iscrizione è con quota agevolata >>>PERCORSO LIFE ACCESSO AGEVOLATO
Ci rivediamo in giro
Virginio
p.s.: se desideri provarci, se vuoi liberarti dai macigni, liberando la mente e il cuore, ti offro l’unico modo che io ho collaudato. Filmatrix Life è riaperto per poco tempo con accesso agevolato e lo trovi qui >>> PERCORSO LIFE ACCESSO AGEVOLATO
Giuseppe Carlesi
9 Agosto 2022 (0:38)
Credo che come uomo, marito, padre i sensi di colpa mi abbiano accompagnato per molto tempo, nei confronti della mia famiglia di origine, nei confronti di mia moglie, dei miei figli, troppo spesso trascurati per un lavoro ingrato e spesso senza soddisfazione. Certo trovarsi con un figlio/a che assume droghe deve essere devastante, ma come dice il protagonista alla mamma della ragazza, chi può saperlo il perché. Spero di essere un buon marito, un buon padre, un buon fratello, ma ci sono cose che sfuggono al nostro modo di percepire la realtà che ci circonda, grazie al percorso Filmatrix Life sono riuscito a perdonare me stesso per tutte le mancanze o le azioni negative che mi sono attribuito, non è semplice arrivare e risolvere, il percorso è lungo e difficile e lo si deve volere, altrimenti non si raggiungerà alcun risultato. Avere dei sensi di colpa è avere nella testa quella vocina che ci dice quello che è successo è colpa tua, per questo verrai punito/a e allora scatta nella tua testa tutta una serie di pensieri negativi e privi di amore, che ci portano al dolore, prima emotivo, poi fisico ed infine quello più doloroso, quello spirituale, quello che ti graffia l’anima, allora se non trovi un aiuto è difficile venirne fuori. Il percorso di Filmatrix Life mi ha aiutato a venirne fuori, magari ce l’avrei fatta in altro modo chi lo sa, sta di fatto che grazie a questo metodo, almeno per me efficace che lentamente sono riuscito a guarire. La nostra percezione del male non scomparirà del tutto ma almeno avremo sempre un’ancora di salvezza alla quale ricorrere per alleviare le sofferenze della vita e dei sensi di colpa che ci accompagnano, mantenendoli latenti e depotenziati.
Piero Fedrigo
10 Agosto 2022 (15:34)
Rispecchia molto la mia