Il messaggio di Uno Rosso

Scritto il 23 Dicembre 2024

Ogni Natale aspetto, come un bambino, che la settima arte mi regali una perla, un messaggio da portare con me per sempre. Quest’anno è arrivato con “Uno Rosso”.

È incredibile come lo schermo riesca a rispondere alle mie domande, ai miei dubbi, e soprattutto come, attraverso i film, l’Universo sembri incoraggiarmi ad andare avanti con la mia missione, soprattutto nei momenti in cui sento affievolirsi l’entusiasmo.

Mi sento vulnerabile, e ne sono consapevole, quando intorno a me vedo comportamenti egoistici, persone prigioniere dei loro automatismi, svuotate di ogni umanità, avvolte in una bolla di autoreferenzialità e auto-fissazione, pronte a “passarti sopra” pur di perseguire i propri interessi. Sì, queste persone esistono, e negli ultimi anni la loro percentuale sembra essere aumentata.

Tutto questo avvilisce, soprattutto se credi che basti poco per vivere in armonia con Madre Terra e Padre Cielo. Basta poco per prendersi cura dell’altro, per non voltare lo sguardo, per tendere una mano, per rispettare una fila.

Non è facile passarci sopra, e a volte crolli.

Ed è in quei momenti che arriva Uno Rosso.
In una scena, Cal, l’assistente di Babbo Natale, è pronto a rassegnare le dimissioni. Non sopporta più l’arroganza e la cattiveria della gente. Guardando il film l’altra sera, mi sono identificato con lui: Cal, che confida a Babbo Natale i motivi per cui vuole mollare, ero io, nei miei momenti di scoramento e disperazione. 

La risposta di Uno Rosso è potente, catartica, universale. Non vale solo per me, che mi occupo di relazioni di aiuto, ma anche per te, che sei un partner, un amico, un genitore, un essere umano.

Connettiti, guarda, ascolta… e alla fine medita su questa scena:

“Non sta a noi cambiare le persone, Cal. Cambiano se lo vogliono.
Sta a noi mostrare che crediamo in loro, tutti loro. Perché noi sappiamo chi sono nel profondo.
Sappiamo che da qualche parte, dentro ogni adulto perduto, c’è il bambino che era una volta.
Il nostro dono è di poterlo vedere quando loro non riescono.”

Questo messaggio non ha nulla a che vedere con il Natale. È un messaggio universale, rivolto a chiunque voglia fare la differenza nella propria vita e in quella degli altri. Ogni volta che “ti parli”, parlati come se lo stessi facendo al bambino, o alla bambina, che è in te. Rivolgiti a te stesso, a te stessa, con la stessa delicatezza, dolcezza e comprensione che avresti per un bambino.

Perché… lavoriamo per i bambini, lo facciamo per loro.

I nostri bambini interiori, i bambini interiori degli altri. Feriti, trascurati, sfiniti. Bambini mai visti, delusi, arrabbiati, spogliati di ogni magia, traditi da una vita difficile, che spesso non lascia scampo durante “il diventare adulti”.

Questo lavoro di riconciliazione parte da noi.

Per questo voglio salutarti e augurarti il meglio per il prossimo anno, con un messaggio che il Custode mi ha lasciato qualche giorno fa:

“Siate gentili con voi stessi.
Non trattatevi male neppure per scherzo, poiché la vostra mente non perdona, segue i comandi.
Date carezze alla vostra fragile natura di esseri umani. Non è semplice vivere in mezzo alle brutture: ci pensa il mondo a schiaffeggiarvi.
Fa parte dell’accordo firmato tra la vostra anima e il Dio del creato.
Siete venuti per imparare attraverso la gioia e la sofferenza. Non fermatevi alla mente, andate oltre, percepite con il cuore ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
La mente cade in errore, il cuore no. È l’unico meccanismo che non “mente”. Il cuore sa.
Il cuore riconosce l’amore, la mente riconosce la fame.
Il cuore va verso. La mente va lontano da.
Basta poco per fare scelte buone: chiudete gli occhi, fate un respiro profondo, chiedete al cuore, e lui risponderà.”

Ci rivediamo in giro,
Virginio






8 Commenti a "Il messaggio di Uno Rosso"

  • Katia De Simone
    25 Dicembre 2024 (16:51)
    Rispondi

    A me ha colpito anche le frasi “scegliamo ogni giorno chi vogliamo essere, con le piccole o grandi azioni”…”hanno bisogno di noi più che mai”.
    Infatti chi lavora per il bene e sceglie di portare avanti i suoi valori di amore diventa una “calamita” che attrae e risveglia quel bambino interiore che è ancora capace di sognare, e se verrà ascoltato e compreso, inizierà lui stesso a brillare e diffondere gioia e amore!
    Voglio vedere tutto il film, se 3 minuti hanno questa densità, vederlo tutto mi incuriosisce. Grazie Virginio, che non ti arrendi e fornisci sempre validi spunti su cui riflettere, ed i messaggi del Custode, che arrivano dritti al cuore. Buon Natale di cuore! Katia

    • Sonnia
      26 Dicembre 2024 (21:14)
      Rispondi

      Complimenti Katia. e grazie per la tua condivisione
      Stó per immergermi nel vederlo ” il regalo di Virginio” e certamente guarderò il film…
      La presentazione , il messaggio del nostro caro Virginio mi ha proprio catturata…lasciando una grande emozione
      Ora non mi resta che mettermi gli auricolari e vederlo.
      Un abbraccio
      Sonnia

  • Elisabetta
    25 Dicembre 2024 (17:33)
    Rispondi

    Davvero bellissimo , un grande aiuto perchè purtroppo quei momenti arivano, e li mi sono sentita davvero male perchè a volte quello che cerchiamo di fare per portare luce per noi prima e poi per gli altri sembra quasi inutile, come dire a qusto mondo non c’è rimedio tanta la cattiveria che riesce ad avere l’essere umano, ma come lo sono stata anche io, capisco che non ci si rende conto, però poi quando vedi è molto più difficile accettare ….sto facendo un grande sforzo per questo, per questo mondo sempre più malato in preda alle follie più assurde che se solo ci si rendesse conto si cambierebbe di sicuro, grazie Virginio un abbraccio

  • Maurizio
    25 Dicembre 2024 (18:21)
    Rispondi

    Mi sento come Cal: Ho molta difficoltà a vederlo ultimamente …
    Ma mangerò un biscotto e farò un altro giro perché so che migliorando noi stessi possiamo portare la Luce in giro per il mondo e contaminare gli altri. Risvegliamo il bambino interiore, magari altri bambini ci seguiranno.
    Buon Natale

  • Francesca
    26 Dicembre 2024 (8:15)
    Rispondi

    Ancora un altro giro… C’è fiducia. A quel punto Cal ci sta e stringe la mano. In fondo lo sa anche lui.. Era solo un po’ triste. È riuscito a dirlo e ha trovato ascolto. I ruoli sarebbero anche potuti essere invertiti credo. Si erano scelti. Avrebbero trovato sostegno uno nell’altro per continuare la loro missione insieme.

  • Sara
    26 Dicembre 2024 (12:43)
    Rispondi

    Grazie Virginio, il tuo contributo è prezioso. Bastasse il film verrebbero toccati tutti gli spettatori, ma non basta, tu offri una riflessione in più che apre uno scorcio sul nostro infinito Essere. In questi giorni in cui sono scombussolata, mi aiuta, anche se non “risolve”, non chiarisce, ma per lo meno è una carezza. Grazie

  • marcello
    26 Dicembre 2024 (17:37)
    Rispondi

    Grazie sei sempre di ispirazione.
    Buone feste.
    Marcello

  • Sonia
    26 Dicembre 2024 (21:58)
    Rispondi

    Un messaggio davvero importante e prezioso, che arriva nel momento in cui ne avevo bisogno. Un grande dono. Grazie Virginio e grazie Custode. Ci vediamo in giro. Sonia


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