Il segreto per scoprire il proprio destino ci arriva dal film “ A casa con Jeff”

Scritto il 17 Aprilee 2020

“Ci sono  due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente sia un miracolo, l’altro è pensare che tutto lo sia”

Sembra che questa frase sia stata pronunciata per la prima volta da Einstein, e ancor prima di lui , l’umanità si era già divisa in queste due grandi categorie. Io appartengo alla seconda, ovvero a coloro che pensano che tutto sia un miracolo. Non so se sia un vantaggio oppure no. Forse i primi, quelli che pensano che in fondo ciò che accade accade e basta senza un “perché”, vivono con più leggerezza. A volte li invidio, te lo confesso.

Io non sono così. La mia mente è una tempesta di dubbi e non ti piacerebbe viverci dentro.

Sono uno di quelli che “nulla è un caso” , “tutto accade per una ragione” , “tutto è un segno” e mi sforzo ogni giorno di capire cosa voglia dirmi l’Universo. Ti racconto una breve storia. Avevo voglia di partecipare ad un evento che si è tenuto lo scorso novembre, ma purtroppo non vi era più disponibilità di posti. Allora ho deciso di rimandare a dicembre, ma l’amico con cui avevo prenotato aveva dimenticato che cadeva proprio il giorno del compleanno della figlia quindi, volendo fare l’esperienza insieme, abbiamo rinviato a gennaio. A gennaio però l’organizzatore ci ha fatto sapere che avrebbero rinviato a marzo per questioni tecniche. A marzo il mio amico purtroppo scopre di non poter partecipare a causa di una seria complicazione di salute. Io invece questa volta decido di andarci da solo.

Tuttavia appena confermata la mia presenza, la sera stessa, un dolore lancinante ad un molare mi costringe a precipitarmi dal dentista e programmare l’estrazione (purtroppo inevitabile) che guarda caso ricade proprio il giorno dell’evento. Ora, se non sono segni questi , cosa sono? E’ evidente che Qualcosa mi sta dicendo di non partecipare a questo evento e devo farmene una ragione.

Per questo mi sono riconosciuto in Jeff , il protagonista di questo film. Un lungometraggio che parla di destino,  di missione, e soprattutto di segni.  Quei segni riconoscibili dalla meraviglia che ci procurano quando piovendo dal cielo, lasciano a bocca aperta.

Ho provato ad estrapolare e  montare delle scene, ma ogni volta  è come se volessi rendere “lineare” una tempesta di emozioni e significati, e qualsiasi sia il mio sforzo, finisco sempre per ridurre ai minimi l’intensità del messaggio. Questo è il motivo per cui dovresti guardare il film  dall’inizio alla fine, lo troveresti  ricco di simboli e riflessioni.

Jeff ha trenta anni, vive a casa con sua madre con la quale ha un rapporto conflittuale, mentre il fratello si prende gioco di lui trovandolo troppo “spirituale”e poco realista. D’altra parte è un ragazzone tormentato dai “segni”, così come lo sono io e forse anche tu che mi stai leggendo.

Cosa vuol dirmi l’Universo ? Perché mi è accaduto proprio adesso? Perché questa coincidenza assurda?

Per me come per Jeff queste ed altre domande spesso restano inevase, senza risposta, ma continuano a girarmi in testa fino a quando (a volte) l’Universo risponde lasciandomi estasiato. Sono un illuso? Può darsi, ma io non vorrei essere il fratello di Jeff.

Lui, Pat,  è un disilluso fatalista, non gli interessa interpretare i fatti. Gli eventi vanno come vanno a causa di leggi ineluttabili della fisica e del “chi se ne frega”! La matematica non è un opinione e questo lo sa bene, quindi quando i conti non tornano necessariamente alla base c’è stato lo svolgimento dell’operazione sbagliato. Anche in questo blog, sul libro Filmatrix e nel Gruppo Facebook  si parla di  “causa effetto”. Ma è proprio questo il grande fraintendimento.

Più andiamo avanti nel nostro percorso di crescita passando da una prospettiva materiale a quella “spirituale”,  più scorgiamo i limiti di questa legge. Ci accorgiamo che non tutto risponde al paradigma “causa effetto” o meglio non risponde secondo la percezione del tempo che ci è stata concessa. Ammettiamolo! Da umani abbiamo una visione troppo breve. Sempre più spesso, forze invisibili e poco comprensibili alla nostra limitata “percezione” disseminano esperienze agrodolci sul nostro cammino. A quale scopo?

Non so se ti riconosci in ciò che dico, ma ultimamente quello che mi accade non è più legato alle azioni che ho fatto, ma a quelle che “devo” fare per rispondere ad una chiamata più grande del mio passato. E’ come se ad un certo punto in poi, fosse il futuro (o il destino) a tirarci verso di lui, e questo riusciamo a sentirlo chiaramente.  Ci accorgiamo all’improvviso che tutto ciò che abbiamo fatto, più che per la nostra forza di volontà è accaduto perché Qualcuno ci ha mossi sullo scacchiere della vita, come se fossimo pedine. Noi continuiamo a chiederci se abbiamo vinto o perso, ma le regole di questo gioco non prevedono sconfitte.

Per questa ragione se prima ero capace di dire cosa avrei fatto, come avrei reagito, cosa avrei scelto, di fronte ad una eventualità, oggi trovo difficile e sconveniente avere un “presentimento” e lascio che sia il “Destino” a lanciarmi i segni da seguire.

E’ qui che l’incipit di  “A casa con Jeff” mi è stato utile:

“ Ogni persona e ogni cosa sono connessi in questo Universo. Mantieniti puro di cuore e vedrai i segni. Segui i segni e scoprirai il tuo destino”

Questo insegnamento ci dice che l’Universo sceglie i “puri di cuore” per portare avanti i suoi scopi e che la nostra responsabilità si limita a poche “regole”, come quella di allinearci con l’amore il più possibile, che poi è l’unica vera causa di tutte le cose (e la sua assenza lo è altrettanto). Essere “puro di cuore” è l’unica causa che conta.  Fermarsi un attimo, sentire il proprio respiro e la “connessione con l’insieme”, ogni giorno. Quando la sensazione di essere parte di una rete energetica infinita si farà intensa, chiediamoci se il modo in cui stiamo vivendo apporta beneficio a noi stessi e agli altri indistintamente. Questa intenzione, se sincera, ci definisce come puri di cuore e da quel giorno in poi potremo vedere chiaramente i “segni”.

Il bene di cui parliamo qui, non ha a che fare con il “beneficio” o il “vantaggio” egoico che molto più spesso elemosiniamo con le nostre preghiere o meditazioni. Non ricordo chi ha detto “ la preghiera è buona per te, quando non riguarda te”, volendo intendere che desiderando il bene degli altri facciamo del bene a noi stessi.

 Ogni segnale che ci arriva, ogni coincidenza, vanno visti come un invito del Tutto a fare del bene a qualcuno.

Jeff seguirà il segno “Kevin”, questo misterioso nome che ricorre dal primo mattino di quell’assurda giornata fino alla fine. Continuando a seguire i “segni”  e gettandosi nel fiume, salverà i passeggeri di un’auto e scoprirà che l’uomo al volante si chiama proprio Kevin. L’Universo aveva scelto lui per compiere un miracolo.

Naturalmente di riflesso, oppure se ti piace di più, per “rimbalzo”, Jeff riceverà un beneficio enorme dalla vicenda. Dalla rinata sintonia familiare, agli onori della cronaca, per finire a quell’insostituibile sensazione di pienezza e significato che ognuno di noi sta cercando. E’ il potere dell’altruismo, nulla di più semplice e potente.

Quando si riprende dallo shock  Jeff chiede “cosa è successo?”  e il fratello dice “è successo Tutto”. In questa affermazione c’è molto di mistico:

un momento perfetto in cui il dolore, la ricerca e la volontà divina collassano in una nuova realtà. Una realtà che non ha più bisogno di parole e giudizi, disarmata dinnanzi alla potenza dell’amore. L’unica vera causa che sostiene la legge di “causa –effetto”

In tutto ciò che fai , ci stai mettendo amore ?

Da quel momento la vita di Jeff cambia, solo per essersi mantenuto “puro di cuore”. Credo proprio che  questo sia il segreto per chi è alla ricerca della propria missione e della vera felicità.

Ci rivediamo in giro

Virginio

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7 Commenti a "Il segreto per scoprire il proprio destino ci arriva dal film “ A casa con Jeff”"

  • Daniela
    12 Marzo 2019 (20:04)
    Rispondi

    Caro Virginio,ho visto in questi giorni il film A casa con Jeff , anche io sento diversi messaggi che l universo mi manda..sento una magia intorno a me..Non mi vengono le parole giuste ..però io seguo il cuore Grazie infinite per quello che fai per tutti

    • Andrea Pisani
      12 Marzo 2019 (23:53)
      Rispondi

      Un infinito GRAZIE Virginio, con questo di oggi, per me, hai dato il meglio di sempre!!!!
      Guarda “caso” oggi ho e sto avendo sempre più prova di quello che hai racchiuso in questo articolo, che più che altro è un viaggio!!!! Grazie!!!!

  • Dany
    12 Marzo 2019 (20:47)
    Rispondi

    Da non credere! Leggendo sembrava stessi leggendo ciò che volevo esprimere! Tutto quello che hai scritto l’ho meditato oggi! Siamo tutti interconnessioni e questo ne è l’ennesima conferma! Sei unico e un Dono! L’universo mi ha portato a te in un modo strano ma mi conferma che non nulla accade per nulla! GRAZIE GRAZIE GRAZIE

  • Giuseppina Gerasti
    13 Marzo 2019 (15:49)
    Rispondi

    Grazie Virginio, sei una vera boccata d’ossigeno per me.
    Da quando ti seguo, vedo la mia vita cambiare in meglio. grazie, grazie e grazie.
    Pinuccia

  • moreno
    13 Marzo 2019 (17:37)
    Rispondi

    ogni cosa avviene non a caso ma con uno scopo ben preciso . ognuno di noi e’ legato a un messaggio universale che unisce ogni forma di vita , siamo collegati come un unico corpo ( il corpo universale di DIO .se comprendiamo qual’e’ il nontro ruolo in questa vita siamo certi di far parte di quel corpo Divino che unisce ogni cosa.

  • Barbara
    16 Marzo 2019 (11:01)
    Rispondi

    Sento una Gratitudine immensa per ciò che sei e fai. La Luce che è in me risplende per benedirti!

  • MARIA LUISA SABADINI
    4 Aprilee 2021 (18:29)
    Rispondi

    Da un po’ non riuscivo a seguire gli spezzoni proposti da Virginio e mi rendo conto di quanto mi manchino. Vedere certe immagini accompagnate dalle sue riflessioni mi dà più di un brano di un libro sulla spiritualità o sul pensiero positivo. Mi fa sentire immersa nella situazione e mi commuovo quasi ogni volta . Forse siamo troppo immersi nei nostri pensieri e nelle nostre preoccupazioni per cogliere certi segnali o forse arrivano, sono arrivati quando non siamo ancora pronti per recepirli. Il lavoro su noi stessi non finisce davvero mai. Grazie a Virginio e a tutti i compagni di viaggio.


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