Due scene da Prima dell’Alba: il vero volto dell’esistenza

Scritto il 13 Marzo 2025

Chiudete gli occhi per un momento. Ascoltate. Cosa sentite? Forse il battito del cuore, il respiro che va e viene, il fruscio di un pensiero che attraversa la mente. Eppure, tra tutto questo movimento, c’è un intervallo impercettibile. Un piccolo spazio tra un suono e l’altro, tra un respiro e il successivo, tra una parola e il silenzio. È lì che esiste tutto ciò che conta. È lì che risiede la coscienza infinita.

Viviamo le nostre giornate cercando di riempire ogni vuoto. Parole per coprire il silenzio, attività per distrarre la mente, desideri per evitare il presente.

Ma lo spazio non è assenza. È presenza pura. È l’essenza di ogni cosa che esiste. È l’invisibile tela su cui la vita si dipinge.

Nel mio libro appena pubblicato  Filmatrix Infinity, ho esplorato questo spazio, questa dimensione in cui l’ego si dissolve e la coscienza si espande. È un luogo che non può essere pensato, ma solo sperimentato. Un luogo che il cinema, con la sua magia, ci permette di sfiorare.

Questa potente intuizione è espressa da Celine nel film Prima dell’alba: “Se esiste un qualsiasi Dio, non sarebbe in nessuno di noi, né in me, né in te, ma solo in questo piccolo spazio nel mezzo.”

Questa frase porta con sé un’eco antica, la verità di tutti i mistici. Dio, l’infinito, l’assoluto… non è qualcosa da afferrare, da possedere, da contenere. Esiste solo nello spazio tra le cose, tra gli esseri, tra i respiri.

 

E allora, se lo spazio è il luogo della verità, perché abbiamo paura del vuoto? Perché riempiamo ogni momento di rumore? Perché ci aggrappiamo ai pensieri, invece di lasciarli fluire?

C’è un’altra scena in questo film che rivela ancora di più.

Jesse racconta di un matrimonio quacchero: gli sposi si inginocchiano l’uno di fronte all’altro e restano in silenzio. Nessuno dice nulla finché non sente che è Dio stesso a spingerlo a parlare. Possono passare minuti, possono passare ore. Ma quando finalmente una parola emerge, essi sono sposati.

Ecco il segreto: la verità si manifesta quando facciamo spazio. Non nelle parole, non nelle formule, non nei dogmi. Ma nel silenzio che le precede. Nella pausa prima dell’azione. Nell’attesa che qualcosa di più grande si manifesti.

Noi non siamo i nostri pensieri. Non siamo le nostre emozioni. Siamo lo spazio che li osserva. Il punto in cui la mente tace e la coscienza si apre.

Nel percorso delle 21 meditazioni che ho creato in Filmatrix Infinity, ti guiderò proprio in questo spazio.

Non con la teoria, ma con l’esperienza diretta. Scene di film selezionate con cura ti condurranno nel silenzio tra i pensieri, nell’intervallo tra le emozioni, in quello stato in cui la verità si rivela da sé.

Vuoi continuare a riempire ogni spazio, o sei pronto a scoprire cosa accade quando ti fermi, quando lasci che il vuoto parli? Se sì, allora inizia ora questo viaggio.

Scopri Filmatrix Infinity e accedi allo spazio di illimitata coscienza >>> LIBRO CON OMAGGI ESCLUSIVI 

Lascia che lo spazio ti accolga. È lì che la tua vera essenza ti sta aspettando.

Con amore e luce,

Ci rivediamo in giro

Virginio






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